La Rsa “Madonna di Porto” spalanca le sue porte all’effige della Madonna di Costantinopoli

Centinaia i fedeli nel pellegrinaggio guidato dal vescovo Maniago nel ricordo di Papa Francesco

“Servire significa, in gran parte, avere cura della fragilità. Significa avere cura di coloro che sono fragili nelle nostre famiglie, nella nostra società, nel nostro popolo”. Si è snodato nel solco dell’insegnamento di Papa Francesco il pellegrinaggio diocesano che il 25 aprile, in una splendida giornata di sole, ha portato nella Rsa “Madonna di Porto” di Gimigliano (CZ) l’effige della Madonna Pellegrina. Guidato da monsignor Claudio Maniago, vescovo della diocesi Catanzaro-Squillace, insieme ai sacerdoti don Fabrizio Fittante e don Faustino Kalala, al diacono don Mario Arcuri ed al sindaco del comune di Gimigliano, Laura Moschella, il corteo di fedeli ha accompagnato il viaggio della Vergine fin dentro la Struttura che ha spalancato le sue porte con gioia e commozione, confermando il suo forte legame con il territorio, le famiglie degli ospiti della residenza e le istituzioni.

In centinaia i devoti della Pellegrina che hanno partecipato alla tradizionale processione e che, nel grande giardino addobbato a festa, hanno simbolicamente abbracciato tutti gli ospiti della Rsa dimostratisi commossi e grati all’arcivescovo Maniago, ed agli uomini di Chiesa al suo fianco, per aver perseguito l’esortazione di Francesco nel dare conforto ai più semplici. Il presule ha testimoniato il suo impegno a favore dei fragili che, parafrasando il Santo Padre, non sono scarti ma mantengono la dignità di figli di Dio davanti al Signore. Li ha accarezzati e augurato loro di risplendere in questa loro nuova casa lucente, con la speranza di una vita che può compiersi ancora, anche in mezzo alle difficoltà, grazie all’intercessione della Madonna che veglia su di loro come una madre.

Il corteo è stato accolto dal direttore della Rsa di Porto, Vittorio Poggi, riconoscente anch’egli al vescovo ed ai sacerdoti di Gimigliano che si dimostrano sempre vicini ai suoi ospiti ed ai loro bisogni spirituali nonché ai rappresentanti istituzionali con cui il dialogo si rivela sempre costruttivo per il territorio e gli anziani. Al centro delle sue preghiere il compianto Papa Francesco e le sue parole di uomo prima ancora che di pontefice, che esortano ad agire sempre per il bene di chi ha più bisogno e che assurgono a modello del piano di assistenza dell’intero management aziendale rappresentato anche dai suoi fratelli Gianmario e Alessandro. Questi ultimi hanno anche ringraziato il loro personale sempre paziente, devoto e proattivo in ogni circostanza nonché tutte le famiglie che con la loro fiducia, presenza e piena condivisione degli obiettivi di cura, contribuiscono al raggiungimento di una condizione di benessere dei cari ospiti. E tale è il legame che si crea con queste ultime che il suo invito è andato anche ai parenti di chi è venuto a mancare nell’ultimo anno e che, nonostante la dipartita del proprio caro, non hanno rinunciato ad una tale gioiosa festa di comunità.

Palpabile la commozione dei nonnini che, nei giorni precedenti alla manifestazione, hanno contribuito alla realizzazione di un manufatto che ha riprodotto una croce francescana tinta dei toni dell’arcobaleno e su cui è stata affissa l’immagine della Madonna di Porto; insieme a questa è stata donata al vescovo Maniago una targa ricordo con le celebri parole di papa Francesco. La benedizione dell’arcivescovo è andata, a sua volta, all’opera raffigurante la Madonna di Costantinopoli realizzata da Paolo Cozzolino, operatore della Rsa di Lungro (Cs), e donata agli ospiti di Porto come testimonianza della loro infinita devozione mariana.  

La processione ha preso, quindi, la direzione del Santuario dove tutti hanno preso parte alla funzione religiosa. Un rinfresco ha, invece, salutato le numerose persone accorse e che, ancora una volta, hanno dimostrato il loro apprezzamento per la qualità del servizio di cura, le attenzioni e la continuità affettiva che il management, insieme al personale tutto, assicura con il suo operato a ciascun ospite in una delle fasi più delicate della propria vita.

Servizio TGR Calabria

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