Ricca la proposta educativa dell’équipe multidisciplinare che ha unito mente e cuore, anime e corpi
È stata una Pasqua di condivisione, generosità, rinascita e speranza quella degli ospiti della RSA di Mottafollone (CS) che hanno atteso la Resurrezione di Cristo in un’atmosfera di spiritualità che ha favorito la riflessione, la connessione interiore, la ricerca di significati profondi e, non per ultimo, il conforto della preghiera. Hanno invocato la divina benedizione e formulato desideri per i loro figli, i nipoti ed il personale tutto della Struttura e la spiritualità si è meravigliosamente estesa anche a tutte le loro attività unendo mente e cuore, anima e corpo. Il laboratorio grafico-creativo è stata, per esempio, un’occasione per unire pensiero e azione in un perfetto clima pasquale, tutti insieme hanno realizzato gli addobbi per decorare la Struttura. L’équipe multidisciplinare ha, invece, preparato dei sacchetti con dei cioccolatini, a forma di uova e campanelle, da donare a ciascuno come augurio per una buona Pasqua.
Le attività promosse in Struttura si sono focalizzate sul momento presente, con le sue consuetudini e tradizioni moderne, ma anche sul ricordo di quanto un tempo caratterizzava i festeggiamenti pasquali, così, durante i momenti dedicati alla Terapia dell’orientamento alla realtà, i nostri ospiti hanno raccontato di quando si preparava la frittata di asparagi per la colazione in famiglia che precedeva la Santa Messa. Tra i ricordi indelebili c’è certamente l’attesa e poi il rintocco delle campane nel giorno di Pasqua che suonavano festose e dettavano il ritmo gioioso della filastrocca che inneggia al risveglio fisico e spirituale: “Se i galli non cantassero, se le campane non suonassero, Gesù di Nazareth non si sveglierebbe” hanno intonato ripercorrendo le loro memorie. Nell’andirivieni di proposte educative, si sono adoperati anche per la preparazione del Santo Sepolcro, i cui ornamenti sono stati poi portati nella chiesa “Purificazione Maria Vergine” di Mottafollone.
Nel giorno della Resurrezione, è stato bello condividere la celebrazione della Santa Messa con le famiglie in un momento di profondo trasporto ed intima connessione emotiva. Il cappellano don Franco Cozzitorto, durante l’omelia, ha voluto sottolineare l’importanza di questa festa che è improntata sulla rinascita e la speranza, ricordando che la vera resurrezione si manifesta ogni volta che non lasciamo soli i nostri ospiti. La mattinata si è conclusa, quindi, con l’apertura del tradizionale uovo di cioccolata e con la degustazione della colomba pasquale.
In ogni istante i nostri ospiti hanno tratto benefici dalle attività messe in campo, sia a livello psichico che fisico: è stato sperimentato come la spiritualità religiosa contribuisca al mantenimento di una condizione di benessere globale in quanto è in grado di sostenere nei vari momenti della vita, specie quando subentrano anzianità e malattia, consentendo di gestire la sofferenza con un senso di ritrovata resilienza e consapevolezza. Andando poi ad incidere positivamente anche sulla socialità, favorendo la condivisione di emozioni e sentimenti, ha ristrutturato la visione dei nostri nonnini verso la vita che hanno potuto piacevolmente assaporare una sensazione di ritrovato ottimismo.