Domenica delle Palme a Mottafollone: le attività laboratoriali fanno riemergere i dolci ricordi del passato

“Parme cunocchie” e “Pastette” hanno preso forma sotto le sapienti mani degli ospiti della Rsa

Commemora l’ingresso di Gesù a Gerusalemme la Domenica delle Palme che, in Calabria, è molto partecipata nell’uso dei rami d’ulivo e delle palme intrecciate, impreziosite con nastri e fiori e benedette durante la celebrazione eucaristica. Tutti i significati che ruotano attorno al rito della benedizione delle palme rappresentano alcuni degli aspetti maggiormente distintivi della settimana che precede la Pasqua e albergano vividi nei cuori e nei ricordi degli ospiti della Rsa di Mottafollone (Cs) che, durante i momenti di Terapia di orientamento alla realtà, hanno espresso la volontà di ripercorrere usi e tradizioni legate ai loro vissuti.

L’équipe multidisciplinare ha proposto delle attività legate al tema della Rinascita a partire proprio dalla realizzazione delle palme, sia nella forma tradizionale abbinata a rami di ulivo ed alloro, sia in quella della “parma cunocchia” cioè quella realizzata con canne di bamboo. L’attività pratico-manuale è stata preceduta da momenti di confronto e scambio di esperienze tra i decani della Struttura all’interno dei quali sono stati costruiti dei parallelismi tra i concetti di resistenza e speranza contenuti nel Vangelo ed il significato attribuito all’uso dell’ulivo che, come hanno detto bene, simboleggia la speranza di riconciliazione e la promessa di una nuova vita, oltre che resistenza e longevità anche in condizioni difficili. Particolarmente divertente è stato, poi, adoperarsi per costruire la “parma cunocchia”: attorno all’asse centrale creato con la canna di bamboo sono state fissate delle aste realizzate sempre con lo stesso materiale legnoso a formare delle mezze lune. La stessa è stata poi rivestita con la carta crespa colorata e vi sono stati appesi rami di ulivo e di alloro, cioccolatini, caramelle e taralli ma soprattutto le tipiche “pastette” della tradizione dolciaria pasquale. Anche queste ultime hanno preso forma sotto le sapienti mani dei nostri ospiti che hanno messo insieme farina, strutto, uova, latte, zucchero, ammoniaca per dolci e steso la pasta per formare dei rompi spennellati poi con l’uovo e cosparsi di zucchero e di confettini colorati.

Preparato tutto l’occorrente per una gioiosa e sentita Domenica delle Palme, forte è stata l’emozione degli ospiti della Rsa all’arrivo del cappellano di struttura, don Francesco Cozzitorto. Fieri del loro operato, hanno alzato in alto le palme per la benedizione e raccontato con orgoglio l’esperienza fatta e tutte le fasi della lavorazione che ha portato agli originali manufatti. Un momento di convivialità ha attribuito alla giornata un’ulteriore nota gioiosa vissuta nella bellezza della condivisione e nel dolce ricordo dei momenti felici del passato.

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