L’iniziativa di condivisione e gesti d’amore ha testimoniato l’importanza dei legami intergenerazionali
È stata una festa di fede e di gioia il “Giubileo delle famiglie, dei bambini, dei nonni e degli anziani” nella Rsa “Madonna di Porto” di Gimigliano (Cz), un’occasione preziosa per rafforzare i legami familiari e unire ancora più saldamente la saggezza degli anziani e la forza e l’entusiasmo dei giovani. Questa straordinaria esperienza religiosa e di scambio intergenerazionale ha preso forma nel piazzale della Struttura vestito a festa che ha accolto in un simbolico abbraccio le varie famiglie di pellegrini, guidate dall’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, giunte con un treno speciale da Catanzaro per raggiungere la Basilica Minore Madonna di Porto.
Ad attendere i pellegrini all’ingresso, Alessandro Poggi Madarena in rappresentanza della governance aziendale e al quale è stata affidata la croce giubilare, il simbolo di fede che accompagna ed ispira i viaggiatori. Lungo il cammino le sue mani si sono alternate a quelle di un’ospite della Struttura in uno scambio intenso, emozionante e partecipato. Tutti gli altri ospiti, insieme ai propri familiari, con profonda commozione, si sono riuniti in un momento di preghiera creando un’unica famiglia fatta di comunione e sostenendo il tema cardine della giornata: la speranza in una promessa. La speranza è per ogni famiglia una beatitudine che illumina, arrivando ad abitare gli spazi del cuore, la dimensione più intima degli interni familiari. La famiglia, fondata sull’amore, è un segno di speranza verso il mondo attraverso i figli che accoglie e che, a loro volta, la nutrono di giovinezza. Immancabile in una famiglia anche il ruolo e il valore degli anziani e dei nonni che con saggezza e compassione vegliano su coloro che amano.
Dopo il momento di preghiera, il fondatore della società Massimo Poggi, ha ringraziato l’arcivescovo e tutti i numerosi presenti per aver condiviso insieme questa occasione di fede capace di mantenere vivo il senso di comunità ed appartenenza che rappresenta una fonte profonda di conforto, forza e significato, capace di donare speranza e serenità.
Prima che si avviasse la processione verso la Basilica, mons. Maniago si è avvicinato a ciascun ospite per porgere un saluto ed una carezza, gesto che ha suscitato dolci emozioni per aver testimoniato loro l’affetto e la vicinanza del pastore della comunità diocesana nonché i valori di solidarietà, benedizione e umanità che diventano pilastro nella vita delle persone fragili e vulnerabili.
Emozionante anche la sorpresa che ha previsto per i nostri ospiti l’équipe multidisciplinare che, in occasione della giornata giubilare dedicata all’amore intergenerazionale, si è adoperata per far arrivare a ciascuno tutto il calore e l’affetto dei suoi nipoti: la proiezione di un videomessaggio tutto incentrato sull’importanza della loro presenza nella loro vita e nella famiglia.
Tra sorrisi, gesti amorevoli e abbracci affettuosi, un ricco buffet ha regalato ulteriori momenti di dolcezza sancendo, infine, l’inossidabile bellezza della condivisione.












