Tra le attività dedicate alla Pasqua momenti di preghiera, gastronomia e gioiosa condivisione
La Pasqua è sempre un momento intenso nelle nostre Rsa, un periodo particolarissimo dell’anno che combina nei nostri ospiti i sentimenti legati alla riflessione sulla propria esistenza ed i desideri di speranza e di rinascita. Per i nonnini della Struttura di Spezzano Albanese (Cs) è stata anche un’occasione per fermarsi a pensare e confrontarsi sui valori di amore, pace e solidarietà nonché sui significati legati alla resurrezione di Gesù Cristo dopo la sua crocifissione, e quindi sul messaggio spirituale e simbolico della vittoria della vita sulla morte e della promessa di vita eterna.
I riti pasquali sono una parte fondamentale della tradizione cristiana, momenti significativi di spiritualità che promuovono il benessere emotivo degli ospiti della Residenza, e per questo sono stati messi al centro del percorso di spiritualità e di preparazione alla Pasqua che l’équipe multidisciplinare ha progettato per e con loro durante la Settimana Santa. Ogni venerdì durante l’attività religiosa è stata recitata la Via Crucis e la stessa funzione è stata anche celebrate dal parroco don Marco insieme ad alcuni volontari.
Ad inizio Quaresima, durante l’attività di Terapia occupazionale, i nostri ospiti sono stati protagonisti della preparazione dei germogli di grano per il Santo Sepolcro: con grande cura ed attenzione ciascuno di loro, affiancato dalle educatrici, ha messo il grano all’interno dei contenitori predisposti e lo ha inumidito a giorni alterni per favorirne la germinazione. La posa dei semi al buio ha consentito di ottenere, come da tradizione, dei germogli di un colore candido come simbolo del corpo di Gesù morto nel sepolcro. Il mercoledì santo i germogli sono stati addobbati con fiori e nastrini e portati in chiesa e, col passare dei giorni, grazie alla luce del sole ed ai processi di fotosintesi clorofilliana, hanno cambiato colore diventando di un verde brillante proprio in occasione della domenica di Pasqua, giorno di resurrezione e del ritorno di Gesù alla vita.
Durante le attività laboratoriali in cucina sono stati, invece, preparati i dolci tipici pasquali: impastare, tagliare e dosare si rivela sempre un esercizio utile per la coordinazione motoria e l’allenamento della manualità fino motoria oltre che un’attività divertente e molto cara ai nostri ospiti. Questa ha, infatti, favorito momenti di spensieratezza e di dialogo tra i partecipanti che hanno dimostrato il piacere di condividere le ricette tipiche del loro territorio di origine, recuperando anche i ricordi legati all’arte culinaria.
Particolarmente suggestivo è stato il rito della Lavanda dei piedi rappresentato di giovedì santo e celebrato dal parroco don Pino. Proprio come riportato nelle Sacre Scritture dall’evangelista Giovanni, i nostri ospiti hanno interpretato il ruolo dei discepoli durante l’Ultima Cena ricevendo simbolicamente il gesto amorevole di Gesù che ha incarnato i valori dell’umiltà, della fraternità e del servizio a vantaggio degli altri.
Clima disteso, atmosfera calda e accogliente e allegria nell’aria in occasione della degustazione di dolci pasquali e uova di cioccolata organizzata nella vigilia di Pasqua e che ha creato un momento di gioia e condivisione nello scambio degli auguri.
I festeggiamenti pasquali si sono conclusi nel giorno della festa patronale quando tutta la comunità ha preso parte alla solenne processione che ha portato per le vie della città la statua della Madonna delle Grazie: con canti e preghiere il corteo ha salutato la nostra Struttura e gli ospiti che hanno atteso lieti la benedizione della Vergine.