La pianista Galati dona alla Struttura un pianoforte come segno di riconoscenza per il lavoro di cura
La musica lirica ancora una volta entra in Struttura, toccando le corde più intime dell’anima con la potenza vocale e la profondità delle sue interpretazioni. La Rsa di Mottafollone (Cs) ha ospitato per il secondo anno consecutivo la musicista e pianista Ivana Galati e gli artisti Monica Marzini e Sarah Baratta, soprane, Massimo Naccarato, baritono, ed Enzo Naccarato alla fisarmonica. Insieme hanno realizzato un concerto durante il quale stati eseguiti i brani più celebri della tradizione lirica italiana, coinvolgendo i nostri ospiti in un’atmosfera da sogno, in cui la musica ha avuto un impatto profondo sui ricordi e sulle emozioni ed ha favorito una più immediata espressione di emozioni e sentimenti che, senza il viatico delle note, sarebbero rimasti probabilmente più difficili da esplorare e riconoscere. Con Puccini, Donizetti e Verdi, per citarne solo alcuni, l’integrazione e la forza della musica come parte di un trattamento per il benessere psicologico ed emotivo si è rivelata davvero potente.
Oltre che dai nostri ospiti e dai loro familiari, l’esibizione è stata applaudita dai vertici aziendali Vittorio e Alessandro Poggi, dal direttore sanitario della Rsa cosentina Giovanni Rosignuolo insieme al medico Mario Rosignuolo, dal responsabile amministrativo Roberto Miracco, dai sindaci dei comuni di Malvito e San Sosti, rispettivamente Francesca Rosa D’Ambra e Vincenzo De Marco, dall’insegnante Adelaide Laise in rappresentanza dell’Istituto Comprensivo di San Sosti.
L’evento si è concluso con un brindisi benaugurante per l’anno nuovo, davanti ad un buffet offerto dall’azienda, celebrando in modo entusiastico il talento e la dedizione degli artisti che hanno reso possibile un incontro ed un’esperienza così emozionante ed hanno lasciato in Struttura un pezzo di cuore, donando un pianoforte. È stata la pianista Galati a compiere questo atto d’amore: «Non potrò mai ringraziare e lodare abbastanza tutti gli operatori in servizio presso la Rsa Mottafollone per l’assistenza eccezionale che mio padre, e di conseguenza io, abbiamo ricevuto nel momento più delicato ed impegnativo della vita di un essere umano, quello degli ultimi momenti di vita. I dottori Rosignuolo, Mario e Giovanni, e l’intero team – ha detto a Vittorio Poggi – sono stati attenti, comprensivi e sempre disponibili nei nostri confronti. Compassionevoli e professionali hanno accompagnato e accudito amorevolmente mio padre fino all’ultimo istante. Ho sentito, allora, il desiderio di provare a fare qualcosa anch’io per tutti loro e così ho deciso di donare alla Struttura il mio pianoforte, quello a me più caro, con l’impegno di suonare, per offrire un momento di serenità con musiche e canto lirico, insieme ai miei colleghi artisti cantanti lirici del Teatro del Maggio Musicale di Firenze, città in cui risiedo ormai da trent’anni».